Cari amici, compagne e compagni di ricerca, colleghi,
credo di dover scrivere qualcosa per spiegare questa iniziativa che precede il convegno organizzato dalla Fondazione Massimo Fagioli per i 50 anni dalla pubblicazione di “Istinto”.
Come molti di voi sanno, a parte alcune timide intuizioni, la Preistoria è unanimemente considerata un’era in cui «non c’è ancora traccia di scrittura» (M. Fagioli, in: AA. VV. L’arte di abitare la terra. “S.d.F.”, 3, 2012; p. 98).
Ed è vero.
Se, per esempio, osserviamo le “reti-scacchiere” delle grotte di Chauvet o Lascaux, non leggiamo assolutamente nulla. Seppur tra molte incertezze, noi cominciamo a leggere i primi suoni associati alla linea soltanto a partire dai Testi Arcaici del periodo di Uruk.
Domanda: e se nelle “reti-scacchiere” paleolitiche ci fosse un’idea inconscia o un’immagine acustica, «come se la linea avesse un movimento che fa un suono senza onde acustiche?» (M. Fagioli, Left 2011; p. 62). Beh, se Fagioli ha 'visto' giusto e «il suono che non si ode» (M. Fagioli, Left 2011; p.72) esiste per davvero, allora dovremo cambiare la definizione della Scrittura.
« [Le donne di Sumer] Avranno scritto la nascita!? »
(M. Fagioli, seminario di Analisi Collettiva, 10 giugno 2009)
La tesi, duplice, che sosterrò all’“Incontro con la Linea” e di cui ormai sono convinto, è che 1) Le Donne della Preistoria hanno edificato un Sistema di Scrittura Non Cosciente che è il più antico e diffuso al mondo e che 2) Massimo Fagioli, stimolato da un certo “gruppo di architetti italiani”, è stato l’unico maschio capace di ricreare la grammatica dell’antica scrittura preistorica femminile (lo ha fatto negli anni 1992-1994).
In sostanza, ed è questo che potrebbe interessare in vista del Convegno sui 50 anni di “Istinto”, verrebbe fuori che sia le Donne sia Massimo Fagioli hanno scritto l’Idea della Nascita attraverso l’ancor ignota sintassi del linguaggio astratto-geometrico.
Valter Cococcetta